Se la moda è sempre stata segnata dalla politica in misura diversa, provocando così più o meno direttamente l'ordine e le mentalità stabilite, il direttore artistico di Gucci, Alessandro Michele, ha giocato ancora una volta chiaramente la carta dell'impegno con la sua nuova sfilata Gucci Cruise 2021, presentata questa settimana ai Musei Capitolini di Roma.
Alessandro Michele ha dedicato la sua nuova collezione Gucci ai diritti delle donne
Lo stilista italiano ha infatti scelto di dedicare la sua sfilata e la sua immagine alla libertà di scelta e ai diritti delle donne, in particolare quello relativo all'accesso all'aborto. Un riferimento diretto alle nuove misure restrittive in quest'area, promulgate in alcuni stati americani come l'Alabama o il Missouri. Una posizione che difende con la convinzione che “le donne dovrebbero essere libere di scegliere ciò che vogliono in termini di aborto, sapendo che questa scelta è la cosa più difficile per loro e che io la rispetto. Ha detto alla conferenza stampa post-parata.
Alessandro Michele ha impreziosito la sua sfilata Gucci Cruise 2021 con numerosi riferimenti al diritto all'aborto
La collezione si compone di un centinaio di pezzi, espressamente dedicati al tema in questione. Include un blazer e una giacca entrambi decorati con la scritta "My Body, My Choice". Altri pezzi portano il logo “Chime for Change”, una fondazione lanciata nel 2013 da Gucci, Beyoncé e Salma Hayek tra gli altri, con l'obiettivo di promuovere l'autonomia e l'accesso all'istruzione per le ragazze di tutto il mondo. . La data del 22 maggio 1978, riferita all'attuazione del diritto all'aborto in Italia, è ripresa anche da Alessandro Michele e inscritta su una maglietta. Tuttavia, lo spettacolo è stato caratterizzato da quello che sembra essere il fulcro della collezione, un abito plissettato contrassegnato da un disegno dell'utero ricamato sul davanti.
"Questo pezzo riflette l'idea di libertà e uguaglianza di Alessandro Michele". Gucci
Al di là dei riferimenti alla lotta femminista, alcuni abiti impreziositi da accessori con connotazioni religiose sono indirizzati direttamente al clero e alla posizione incrollabile del mondo cattolico in tema di aborto. Una scelta artistica e profondamente politica assunta da Alessandro Michele, che risuona particolarmente nel museo romano situato in Campidoglio, a due passi dal Vaticano.