Google ha appena annunciato la prossima riprogettazione della sua scheda di ricerca dedicata alle notizie, volendo quindi dare la priorità agli editori, in altre parole alle fonti, piuttosto che ai titoli. L'annuncio è stato comunicato dal colosso del web tramite il suo account Twitter ufficiale, sul quale ha postato una GIF che mostra in anteprima la nuova versione, la cui uscita è prevista nelle prossime settimane. Un cambiamento nei contenuti e nell'estetica che fa parte della strategia di Google per migliorare il proprio prodotto a vantaggio di siti di notizie affidabili e popolari, combattendo al contempo la proliferazione di fake news.
Google News dovrebbe essere revisionato
Se non è stata comunicata alcuna informazione tecnica riguardante un cambio di algoritmo, l'animazione twittata dal motore di ricerca offre una panoramica del nuovo look di News, che metterà in evidenza i grandi nomi delle notizie. attraverso scatole chiaramente identificabili. Gli elenchi che presentano le molte altre fonti verranno eliminati contemporaneamente. Piuttosto che moltiplicarli sotto lo stesso tema, Google sceglie di diversificare gli argomenti relativi all'argomento cercato.
Google vuole concentrarsi sulle fonti di notizie piuttosto che sui loro titoli
Nella GIF postata su Twitter, l'esempio è riportato con la parola chiave MLB, i cui risultati visualizzano principalmente le ultime notizie (qui CNN e USA Today), insieme ad articoli correlati firmati da altri importanti editori come il New York Times. Il risultato dato non si limita più al titolo dell'articolo, ma sarà ora accompagnato da un'anteprima di poche righe.
Il restyling della sezione News sarà più arioso
Con questa revisione della sua sezione Notizie, Google vuole offrire ai grandi nomi del Web un posto più importante nel panorama delle informazioni sovraccariche. La nuova estetica, modellata sulla versione dell'applicazione mobile, consentirà di rendere più leggibili i risultati della ricerca, offrendo un design più arioso. La rimozione di molte fonti visibili sarà tuttavia dannosa per quanto riguarda la diversità delle informazioni, limitando così la consultazione di articoli a determinati siti importanti.