Di fronte all'ascesa vertiginosa della rete TikTok e ai suoi 842 milioni di download nel corso dell'anno, Youtube sta per passare all'offensiva per contrastare l'applicazione cinese sul suo terreno. In effetti, il re indiscusso del video online si prepara a lanciare il proprio sistema di contenuti musicali brevi, "Shorts".
Con "Shorts", Youtube vuole camminare sulle aiuole di TikTok
"Shorts", ovvero quando Youtube si ispira alla concorrenza
Ispirato dal successo di TikTok e dalla sua crescita insolente del 125% in soli due anni, il nuovo servizio offerto da Youtube permetterà ai suoi utenti di pubblicare i propri brevi video. Per fare questo, l'azienda non ha voluto sviluppare un'applicazione dedicata, in modo da integrare il proprio strumento direttamente nell'applicazione mobile della controllata Google. Gli utenti trarranno vantaggio dalla moltitudine di musica sotto la licenza di Youtube Music, al fine di migliorare i loro post. Un utilizzo molto vicino ma ribaltato a quello di TikTok.
L'enorme successo popolare di TikTok tra i giovani offre vecchie idee per Youtube
L'insolente successo del network cinese TikTok continua a suscitare la gelosia della concorrenza
Youtube continua quindi a trarre ispirazione dalle formule vincenti dei suoi concorrenti. La piattaforma aveva quindi scelto di copiare l'idea di Instagram e Snapchat Stories proponendo la pubblicazione di brevi video. Una strategia generalizzata nel piccolo mondo di GAFA, mentre Facebook ha scelto anche di prendere ispirazione da TikTok sviluppando e testando la propria rete Lasso.
Storie e altri brevi video, un nuovo formato da star per i social network
Il successo di TikTok, ma anche di Snapchat, la dice lunga sulle nuove abitudini dei giovani utenti dei social network. Di fronte all'invecchiamento del proprio pubblico e al calo delle presenze, alcuni social stanno quindi scommettendo su formule popolari, nella speranza di attirare nuovi followers. Con "Shorts", Youtube ei suoi 2 miliardi di utenti mensili attivi scommettono quindi su programmi brevi per attrarre e trattenere i più giovani.
Creato nel 2005, Youtube appare già come un modello maturo ma stagnante